Esistono ancora i dinosauri ?
Ecco qui testimonianze inquietanti
preso dal sito
http://scienzamarcia.altervista.org/ptero.html 1 - Un piccolo aereo rischia lo scontro con un enorme volatile: la testimonianza mi sembra rilevante perché i testimoni sono tanti, e poi c'é da chiedersi perché mai un antropologo dovrebbe rischiare di essere preso in giro dai colleghi e di bruciarsi la carriera inventandosi una storia come questa che per la scienza ufficiale risulta completamente assurda.
Nel 1992 il settimanale australiano "People" ha pubblicato la storia di un piccolo aereo che si é quasi scontrato con una "gigantesca lucertola volante" nel cielo che sovrasta la giungla del Brasile, al di sopra di un rilievo montuoso. Tutti i passeggeri, il pilota e la hostess hanno visto quel mostro volante.
L'antropologo statunitense George Biles che si trovava a bordo di quel piccolo aereo con 24 passeggeri ha dichiarato: "Quello era chiaramente un esemplare di pterodattilo bianco con un'apertura alare gigantesca. Naturalmente avevo già sentito parlare da diversi anni di questi racconti su creature preistoriche che ancora esisterebbero in Amazzonia. Ma ero scettico come chiunque altro. Eppure quello non era un aeroplano o un UFO che volava vicino a noi. Era uno pterodattilo."
Secondo il racconto del settimanale People lo pterodattilo stava volando accanto all'aereo mentre questo si preparava ad atterrare ed il pilota aveva virato per evitare la collisione con il gigantesco volatile.
2 - Un avvistamento di pterosauri a Cuba: l'avvistamento sembra credibile perché ci si immagina che un militare che riporta simili storie non venga visto di buon occhio dai superiori e che quindi abbia pochi interesse a inventarsi tutto. Particolare non indifferente è il disegno del testimone oculare che però sembra mostrare uno pteranodonte con la coda di un ranforinco. Lo stesso testimone si rende conto di questa incongruenza e quindi sicuramente la sua non é una menzogna mal costruita; se avesse voluto inventarsi un falso avvistamento avrebbe eseguito un disegno più o meno standardizzato di uno pterosauro quale lo si può vedere in un qualsiasi libro illustrato.
Quel suo disegno potrebbe quindi indicare l'effettivo riconoscimento di una specie fino adesso sconosciuto di ranforincoidi con una protuberanza dietro la testa simile a quella dello pteranodonte. Anche la disposizione delle dita non é quella classica degli pterosauri, vista l'apparente aggiunta di due dita allungate per sostenere la membrana alare. Difficile dire se ci si trovi di nuovo di fronte ad una caratteristica peculiare di una specie finora sconosciuta o ad un errore di interpretazione (sostegni di cartilagine scambiati per dita?).
Eskin Kuhn, militare statunitense, riporta il suo avvistamento del 1971
Era una chiara e calda giornata di sole. Io stavo guardando in direzione dell'oceano quando ho visto qualcosa di incredibile che mi ha ipnotizzato. Sono un artista ed ho un occhio addestrato alla visione dei dettagli, ed ero determinato a compenetrarmi in quella visione per poi registrarla su un disegno.
Ho visto due pterosauri volare insieme a bassa quota, forse 30 metri, molto vicini al posto in cui mi trovavo, in modo tale da permettermi di avere una visione perfetta di quelle due creature.
Il ritmo delle loro larghe ali era molto grazioso, lento, e comunque stavano volando, non solamente planando, come ho visto fare ai tacchini nello stato dell'Ohio.
La velocità con cui muovevano le ali era alquanto simile a quello dei corvi, forse un po' più lenta, ma il loro movimento era molto aggraziato. La struttura delle ali ed il tessuto di cui erano costituite apparivano molto simili a quelli dei pipistrelli: ali agganciate alle mani con un dito allungato che arriva fino alla punta dell'ala, due dita corte, e altre che vanno verso l'orlo dell'ala per stendere la membrana come negli aquiloni.
Gli pterosauri che io ho visto avevano le corte zampe posteriori attaccate alla parte posteriore dell'ala ed avevano una lunga coda con un ciuffo di peli alla fine. La testa ea sproporzionatamente grande, con una lunga cresta che sporgeva dietro, un lungo becco, un lungo collo. Il torace delle creature era prominente, si sporgeva in avanti come la prua di una vecchia nave. Le vertebre delle loro schiene erano notevoli, soprattutto quelle all'altezza delle spalle. Stimerei la loro apertura alare in circa 3 metri, la dimensione del corpo poco meno di un metro e mezzo, ma non essendoci punti di riferimento in quel cielo sgombro, queste misure restano un poco incerte.
Non so perché ho fatto un errore [nel disegno N.d.T.] piuttosto stupido ... le "mani" degli pterosauri erano strane, il pollice e le altre due dita erano corte - come nel disegno - ma le altre due erano estremamente lunghe, ed erano come delle stecche che sostenevano le ali. Ho disegnato solo una di queste stecche e posso solo attribuire questo alla mia giovinezza ed alla mancanza di disciplina artistica ...
Le raffigurazioni del National Geographic sono senza la coda piumata; e probabilmente ne esisteva una varietà che aveva quelle sembianze ... ma non avrebbe volato in quella maniera aggraziata e senza sforzo che hanno mostrato le due creature che io ho visto ... prima lente, poi una pausa, poi in planata, poi un leggero battere d'ali e una risalita, etc.
Non c'é possibilità di attribuire ciò che ho visto ad una qualche confusione, era pieno giorno, nella pausa di un giorno lavorativo, nessuna baldoria, nessuna droga, sole luminoso e piena visibilità, ed una vista acuta che mi qualificava come esperto tiratore del corpo della Marina