| Tutte le serie ignorate dai tromboni degli Emmy Awards compresa buffy
In occasione delle nominations per gli Emmy Awards di quest’anno, ricordiamo insieme attori e programmi tv snobbati dall’Academy…
Gli Emmy Awards sono gli Oscar della tv perciò, proprio come gli Oscar, sono da anni al centro di infiammate polemiche. Ad esempio, c’è chi sostiene che a volte i premi vengono assegnati per “dovere” (per ruoli socialmente impegnati, per l’ultima stagione di una serie di successo, perché il protagonista merita un riconoscimento per la carriera, ecc.). E in alcuni casi è stato proprio così. Poi c’è chi dice che le serie davvero grandi sono come i film davvero belli: snobbati dai riconoscimenti ufficiali, tanto che l’ambita statuetta per loro sarebbe solo una “macchia” sulla reputazione. Quello che io so per certo, è che comunque la si pensi, da qualche anno a questa parte è abbastanza facile indovinare nominations e vincitori.
Un po’ perché, gira e rigira, le serie e gli attori meritevoli sono piuttosto facili da individuare. E un po’ perché… sì. Alcuni premi uno se li aspetta proprio. Sono quasi dovuti. Molti altri, invece, sono perennemente mancati. Ed è proprio di questi che ci occuperemo: poco prima dell’annuncio delle nominations per gli Emmy Awards di quest’anno, TV Guide ha pensato bene di pubblicare una classifica-galleria fotografica dedicata ai grandi esclusi degli Emmy di tutti i tempi.
25 i titoli prescelti: 25 i nomi delle serie e degli attori meritevoli di essere premiati e costantemente ignorati dall’Academy. La classifica di TV Guide parte dal basso: al 25° posto troviamo Sports Night, la serie del 1998 di Aaron Sorkin (The West Wing) che ruotava attorno ad un programma televisivo sportivo ed era interpretata da Peter Krause e Felicity Huffman; seguono Walton Goggins (Shane in The Shield), My So-called Life (una sola stagione, incentrata sulla storia di una quindicenne), Sarah Michelle Gellar (protagonista di Buffy), Homicide: Life on the Street (sì, incredibile: mai premiata), An American Family (la storia della famiglia Loud, girata negli anni ’70), Katey Sagal (Peggy in Sposati… con figli), Ron Howard (che avrebbe meritato premi sia per Happy Days che per The Andy Griffith Show).
In diciassettesima posizione troviamo la trasmissione America’s Next Top Model (che io avrei saltato, cedendo il posto ad un’altra serie. Che so, magari I segreti di Twin Peaks?), seguita da Kristin Davis (Charlotte in Sex and the city), Battlestar Galactica (incredibile, ma vero: una delle migliori serie di fantascienza di sempre, ignorata… A conferma del fatto che il genere sci-fi, ancora oggi, viene incomprensibilmente considerato “minore”), Chloe Sevigny (bravissima interprete di Nikki in Big Love), Desi Arnaz (dal set della grande Lucy ed io), Connie Britton e Kyle Chandler (rispettivamente Tami ed Eric Taylor in High School Team), The Wire (la serie preferita dei critici e amata dal pubblico… Eppure snobbata dall’Academy. Un mistero).
Le ultime 10 posizioni sono state riservate a Courtney Cox (mai premiata per il ruolo di Monica in Friends), Bob Newhart (il grande comico protagonista di The Bob Newhart Show), Heather Locklear (la perfida Amanda in Melrose Place), Norman Fell (il signor Roper di Tre cuori in affitto), Michael Landon (protagonista de La casa nella prateria), The Honeymooners (sit-com degli anni ’50 premiata per l’interpretazione di Art Carney ma mai come miglior serie) e Lauren Graham (Lorelai in Una mamma per amica). Ed ecco l’atteso podio: in terza posizione non poteva mancare Buffy, una delle serie più amate dal pubblico (e dagli addetti ai lavori) e costantemente ignorate dall’Academy; la seconda posizione è stata giustamente assegnata al grande Andy Griffith (The Andy Griffith Show), mentre in testa alla classifica troviamo Pappa & Ciccia, la sit-com con John Goodman e Roseanne Barr.
La selezione operata da TV Guide mi trova abbastanza d’accordo, anche se avrei cambiato l’ordine della classifica… Ma la posizione, in fondo, in questo caso non è così fondamentale. Penso però che ci siano, anche qui, alcuni illustri esclusi: un Emmy subito a Michael Emerson, per cortesia (okay, ne ha vinto uno per The Practice, ma io aspetto di vederlo premiato per Lost). Ed un altro a Marcia Cross (Desperate Housewives). E poi, ancora: com’è che David Duchovny non ha mai vinto, né per X-Files, né per Californication? (Okay, ha vinto un Golden Globe per entrambi i ruoli, ma gli Emmy?). Per non parlare di Larry Hagman (mai premiato, per nessuna serie) o di Angela Lansbury (voglio dire: la nostra cara Signora in giallo è stata nominata una ventina di volte, e mai premiata!). La lista è ancora molto, molto lunga… E se per alcune serie non c’è più niente da fare, per quelle ancora in produzione la speranza rimane…
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, condivido quando nell'articolo i premi sono dati per " dovere " e motivazioni dovute a manovre poco chiare ,capita anche qui da noi, un esempio tra tutti sono parte dei premi letterari 
, è un tentativo di cancellazione di memoria storica