I corpi dei Santi non decompongono a volte !!!!!!!!!

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Lahmreloaded
view post Posted on 2/8/2011, 21:50




IL MISTERO DELLE CONSERVAZIONI PRODIGIOSE
Una sezione a parte è senz'altro da riservare alla complessa e vasta mole di notizie che vanno sotto la denominazione "Miracolistica religiosa". Abbiamo visto che, in ogni tempo, eventi inspiegabili sono stati 'collocati' dall'uomo sotto una sfera 'divina', alla quale attribuire un prodigio o un evento soprannaturale. Tali fatti sono stati spesso impressi per sempre nelle rocce, nelle opere d'arte, nei monumenti oppure - sui luoghi dei presunti 'prodigi' - sono sorte stele, santuari o cappelle votive. Questo non riguarda solo la religione, fa parte del sentimento di spiritualità che l'uomo ha in sé.

Questi 'prodigi' non dovrebbero aggiungere né togliere nulla alla vera Fede, poiché chiunque Creda non abbisogna di miracoli (come chi non crede difficilmente si lascia 'influenzare'). Ma, dal punto di vista conoscitivo e scientifico, sono molto interessanti perché ci portano ad interrogarci sulla loro 'natura', sulla loro 'portata' e collocazione nella nostra 'realtà'. Anche perché molti di essi perdurano e sono contemporanei a noi.#

Possiamo " riassumere" la Miracolistica religiosa in più sezioni:
1) Fenomeni biologici a carico di animali e vegetali; quando riguardano gli esseri umani si definiscono Conservazioni prodigiose.
2) Fenomeni fisici
3)Produzione di sostanze:sangue,sudore,manna

Biologia vegetale: quando i fenomeni sono sempre osservabili, vanno sotto il nome di 'fenomeni botanici permanenti' (roseto senza spine di S. Francesco, ecc.). Cito, tra i numerosi, quello di Ischitella (FG), dove - presso il Convento di S.Francesco che qui avrebbe operato un prodigio - esiste una vera stranezza botanica: un albero chiamato 'Pino meraviglia' o 'Leggendario' sembra pietrificato e ha delle radici aereee, ossia fuori dalla terra che - secondo alcuni - sono un completamento di quelle sotterranee - secondo altri sarebbero le uniche. In pratica l'albero avrebbe le radici fuori e i rami sotto terra. Secondo l'esoterismo, questo rappresenterebbe il processo della manifestazione cosmica dall'alto verso il basso(simbologia presente in molti testi antichi Indù e nella dvina Commedia, Purgatorio,XXIII-XXV).

Molti corpi di Santi/e o Beati/e sono conservati in luoghi di culto cristiani e ad essi attribuito un valore speciale. Si tratta dei corpi incorrotti di personaggi che spesso emanano tuttora un profumo (insolito per defunti 'secolari' per giunta!), e che in vita (o successivamente sotto forma di 'visione') hanno operato fenomeni straordinari. Oppure, come nel caso di S.Caterina Fieschi Adorno, il cui corpo incorrotto si trova nella chiesa della SS. Annunziata di Portoria, stigmatizzati (questa santa aveva una ferita costale dove l'aria "entrava ed usciva",viene detto). Noto è il ritrovamento della lingua e delle corde vocali ritrovate intatte di S.Antonio da Padova, che sono conservate nel Tesoro della Basilica in apposite e preziose urne-reliquiario. S. Chiara d'Assisi fu invece ritrovata incorrotta nel nel 1850 ed esposta in una teca di vetro per i pellegrini che si recano nella chiesa omonima ad Assisi; ma certamente singolare è il caso di S.Caterina dè Nigri, conservato nel Santuario del Monastero del Corpus Domini, a Bologna, di cui fu la Fondatrice e Badessa. Morì nel 1463 e venne sepolta nella semplice terra. Subito,si verificarono miracoli e guarigioni presso la sua tomba e dopo soli 18 giorni venne esumata; il suo corpo profumava soavemente ed era ancora fresco e morbido, e trasudava un liquido non ben specificato,di fiori e muschio,che venne raccolto in apposite ampolle. Nel 1475 lo si volle esporre alla venerazione dei fedeli, in posizione seduta e pare che allora il corpo si irrigidì ma, su comando della badessa, si mise nella posizione che si può ancor oggi verificare: seduta su una cattedra, con gli occhi aperti, vestita con la tonaca. Molti viaggiatori che visitarono questo sconcertante corpo, ne narrarono le vicende che accompagnarono il suo ritrovamento, e descrivono come le monache clarisse dovessero tagliarle regolarmente le unghie e tagliarle i capelli perchè continuavano a crescerle. Ancora oggi, il corpo della santa trasuda un liquido limpido che imbeve le vesti e le suore devono cambiarla periodicamente e prendersi cura di lei. Fu canonizzata nel 1712. Un sito dedicato a lei [url]http://www.provincia.bologna.it/portici/dicembre00/santa.html[/url]

L'elenco dei corpi conservati incorrotti è davvero molto lungo.

Una sezione a parte meritano le conservazioni prodigiose non legate al culto religioso: il fenomeno secondo cui un corpo o una parte anatomica di esso si mantiene in buono stato conservativo anche dopo molti anni dalla sua morte biologica, SENZA interventi artificiali. I casi sono tantissimi e ovviamente non tutti studiati, dal momento che una spiegazione 'scientifica' molte volte è inapplicabile. Trovandoci di fronte ad una conservazione di tipo "naturale", ad esempio dovuta a condizioni climatiche favorevoli come le sabbie del deserto, quindi mummificatesi per disseccamento oppure spontaneamente ad opera di particolari agenti (muffe,ecc.), non sembra di doversi 'stupire'più di tanto, oppure quando si ritrovano corpi mummificati con speciali tecniche (es. Egizie).

Chasse_de_Ste_Catherine
Corpo incorrotto di Santa Catherine Labouré
Dal sito www.medaille-miraculeuse.fr/]Association de la Médaille Miraculeuse
Mi è parso interessante inserire l'argomento dopo una visita al Duomo di S. G. Battista a Monza (che conserva la famosissima "Corona ferrea") e all'attiguo Museo Serpero, dove è conservata una 'mummia' naturale. Non tutti sanno, infatti, che dietro un'anta che funge da 'planimetria' del cortiletto del Museo, è conservata questa 'reliquia'. Le ante sono due, una è chiusa a chiave mentre l'altra no e, se la si scosta, cela - all'interno di una vetrina - il corpo di Estore Visconti, che la storia narra essere stato ferito ad una gamba durante l'assedio alla città di Monza del maggio 1413. Pare morì dissanguato e fu sepolto nel Duomo, sotto il quale venne ritrovato allo stato di mummia nel 1711 e posto dove ora si trova. Pare che morì nei pressi di un suolo fangoso, nelle vicinanze del fiume Lambro, che ne avrebbe inglobato e così conservate le spoglie. L'assenza del sangue avrebbe contribuito al fenomeno.
Oggi nessuno - praticamente - può sapere che c'è anche questa mummia da visitare (naturalmente il Museo è conosciuto in tutto il mondo per il famoso Tesoro della regina longobarda Teodolinda; tra l'altro conserva anche altri reperti interessantissimi) a meno che lo abbiate letto da qualche parte su aualche 'guida' specializzata (come è accaduto a me).
Essa si presenta in stazione eretta, è priva del piede sinistro - che giace al di sotto - e di una parte di gamba. La ferita fu causata da una pietra lanciata da una 'spingarda'. Appare in buono stato conservativo: si notano le unghie, i denti, la pelle che ha assunto un colore brunito. Le mani quasi incrociate sulla parte inferiore dell'addome, ed è stato coperto sommariamente da un telo a livello inguinale. L'espressione del volto è sofferente. Un semplice foglietto scritto a mano attesta l'identità della mummia (è appeso all'interno dell'anta). Questa conservazione è del tutto straordinaria in queste zone dal clima umido.
A Venzone (UD) presso il Duomo di S. Andrea Apostolo. Nel 1647 si stavano facendo lavori di scavo nel Duomo, del '200, quando venne alla luce un sepolcro con un uomo ottimamente e miracolosamente conservato, che richiamò l'attenzione degli studiosi e scienziati del tempo. Si accorsero che - in poco più di un anno - delle 22 tombe ritrovate, in ben 12 si verificava una mumificazione 'spontanea' di corpi sepolti tra il 1646 e il 1881! Da quel tempo,furono estratte ben 39 mummie, che furono oggetto di studio da parte di alcune importanti università. Alcune andarono disperse, ma 22 rimasero esposte nel Battistero fino al 1976, anno del terremoto, e ne restarono 15, tra cui la prima ritrovata nel 1647. Nell' '800 il dr. Marcolini scrisse un libro su tale fenomeno, in cui ilustrava la sua teoria fisico-chimica. In tempi più recenti furono gettate ipotesi relativamente alla presenza di una muffa, l "Hypha bombicina", che aveva avuto il potere di causare una violenta disidratazione e quindi una mummificazione spontanea dei corpi. L'acqua dai corpi, infatti, era completamente assente, però il peso delle mummie - solo di otto Kg - è troppo esiguo rispetto all'origine. Si è portati a credere che coesista una trasformazione dei tessuti con demolizione graduale della molecola proteica, dovuta a fenomeni chimici allo stato delle conoscenze ancora sconosciuti.
Un ritrovamento simile è avvenuto ad Urbania (PU), nella Chiesa di S.Giovanni Decollato. Oggi ne sono visibili 18, dei secoli tra il XIV-XVIII, di cui non tutte nello stesso stato conservativo (l'umidità dell'ambiente le sta deteriorando).
A Palermo,presso il Convento dei Cappuccini. Un tempo, i monaci defunti venivano calati in una sorta di cisterna ricavata nel tufo e lì ammassati. Quale sorpresa fu quando,verso la fine del 1500, vennero alla luce i corpi 'interi con le carni flessibili e fresche'. Da qui diventò una 'prassi' eseguire mummificazioni 'artificiali' con procedimenti vari (fino al 1885, quando i monaci 'si decisero' ad obbedire al divieto, che era statto loro imposto ben 4 anni prima). Un caso a parte merita il corpo di Rosalia Lombardo, nata nel 1918 e morta il 6 dic.1920. Il suo corpicino fu imbalsamato dal dr. Solafia e si presenta fresco,come se la bimba dormisse: occhi chiusi e le palpebre con le ciglia, la pelle morbida e colorita e sulla testa un fiocco giallo a trattenere i capelli che ricadono a boccoli sulla fronte. Il procedimento misterioso utilizzato dal dr.Solafia non fu mai svelato, poichè egli non lo rivelò mai (almeno così ci è dato sapere!).
Altre località (non legate a culti religiosi) in cui sono attestate conservazioni biologiche innaturali: Omegna (VB), Como, Milano, Castel S.Nicolò (AR), Ferentillo (TR), Roma, Napoli, Procida (NA), Otranto(LE), S.Stefano Quisquina (AG), Savona, Cagliari...

Dal sito https://digilander.libero.it/Marisau/index.htm
 
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